A voler essere cattivi si potrebbe dire che la seconda puntata di X Factor poteva essere chiusa dopo i primi cinque minuti.
L’esibizione di Cesare Cremonini, con il contributo di tutti i concorrenti, è stata di gran lunga la cosa più bella della serata, e ha lanciato allo stesso tempo due moniti: uno ai talenti della trasmissione e uno a pubblico e addetti ai lavoro.
Ai concorrenti Cesare ha fatto capire che la strada per il successo è lunga e faticosa, tanto che egli stesso, dopo 15 anni di onorata carriera, forse solo adesso ha raggiunto la maturità artistica e la definitiva consacrazione nell’olimpo delle più grandi pop star italiane. Al pubblico, ai talent scout ha ricordato che va bene cercare la prossima stella del panorama musicale tra le belle voci e i bravi interpreti, ma la musica per fortuna è fatta anche di altro. Il talento di Cesare Cremonini non sta certo nelle sue doti vocali, sebbene molto migliorate ultimamente, ma nella sua capacità di scrivere, arrangiare, suonare, performare.
Ridurre la puntata di X Factor al solo Cremonini sarebbe tuttavia ingeneroso nei confronti dei concorrenti, che in verità nella maggior parte dei casi hanno regalato performance migliori della settimana precedente, sia perché i giudici hanno corretto il tiro con le assegnazioni, sia perché una volta sciolta l’emozione dell’esordio i ragazzi si sono trovati molto più a loro agio sul palco. Tra le performance dei concorrenti, Emma Morton si aggiudica per distacco la palma della migliore.