X Factor 8, Emma incanta nel secondo live

emma mortonA voler essere cattivi si potrebbe dire che la seconda puntata di X Factor poteva essere chiusa dopo i primi cinque minuti.

L’esibizione di Cesare Cremonini, con il contributo di tutti i concorrenti, è stata di gran lunga la cosa più bella della serata, e ha lanciato allo stesso tempo due moniti: uno ai talenti della trasmissione e uno a pubblico e addetti ai lavoro.

Ai concorrenti Cesare ha fatto capire che la strada per il successo è lunga e faticosa, tanto che egli stesso, dopo 15 anni di onorata carriera, forse solo adesso ha raggiunto la maturità artistica e la definitiva consacrazione nell’olimpo delle più grandi pop star italiane. Al pubblico, ai talent scout ha ricordato che va bene cercare la prossima stella del panorama musicale tra le belle voci e i bravi interpreti, ma la musica per fortuna è fatta anche di altro. Il talento di Cesare Cremonini non sta certo nelle sue doti vocali, sebbene molto migliorate ultimamente, ma nella sua capacità di scrivere, arrangiare, suonare, performare.

Ridurre la puntata di X Factor al solo Cremonini sarebbe tuttavia ingeneroso nei confronti dei concorrenti, che in verità nella maggior parte dei casi hanno regalato performance migliori della settimana precedente, sia perché i giudici hanno corretto il tiro con le assegnazioni, sia perché una volta sciolta l’emozione dell’esordio i ragazzi si sono trovati molto più a loro agio sul palco. Tra le performance dei concorrenti, Emma Morton si aggiudica per distacco la palma della migliore.

 

Madh

No Church In The Wild – Jay Z e Kanye West

Madh migliora di moltissimo la sua performance rispetto alla prima puntata. Il brano dei due rapper americani, incluso anche nella colonna sonora de Il grande Gatsby, è perfettamente adatto alle sue qualità vocali, lui si libera di tutti manierismi e recupera l’intonazione che sembrava aver perso. Per quanto continui a trovarlo un po’ piatto e non mi trasmetta granché, la sua esibizione è stata buona.

Voto: 7

 

Mario

Ricomincio da qui – Malika Ayane

Questa volta è Mika ad inventarsi un’assegnazione un po’ cervellotica: interpretare un brano di Malika Ayane sarebbe complicato per una donna, figuriamoci per un uomo per di più con il timbro importante di Mario. Lui resta comunque bravissimo e riesce a uscire dalle atmosfere suggestive di Malika trasformando il pezzo per renderlo suo. La voce come sempre è perfetta ma era molto più a fuoco nei panni di Lucio Dalla anche se io continuo la mia battaglia per vederlo in veste folk rock.

Voto: 7,5

 

Ilaria

Pumped Up Kicks (Foster The People)

Victoria l’ha buttata sul divertimento e ad Ilaria tocca un pezzo indie rock molto bello e molto fresco ma che di certo non si distingue per la linea melodica, lasciando così inespresse gran parte delle sue potenzialità. Il numero degli Ilaria’s è stata una trovata geniale e tra l’altro quella dell’indie rock è una strada che Ilaria ha le carte in regola per intraprendere dopo X Factor, la voce e il timbro poi non si discutono, la presenza scenica nemmeno.

Voto: 8

 

The Wise

I Will Survive – Gloria Gaynor / Cake.

Difficile giudicare perché le intenzioni erano ottime, nonostante la solita polpetta avvelenata lanciata da Morgan, ma poi la messa in scena non è riuscita alla perfezione. Il fatto che tra i The Wise canti uno solo, e neanche benissimo, è oggettivamente un problema, un problema comune a tutte le vere band che entrano a X Factor, che non è il loro terreno. Auguro ai The Wise i migliori successi fuori dal talent show.

Voto: 5,5

 

Leiner

The First Cut Is The Deepest – Cat Stevens

Credo che finché Leiner sarà in gara farò fatica a staccarmi dal 6 per lui. Perché la sua voce è quella: poco potente, molto soul, tanto (troppo?) patinata. Esegue il compitino con buona intonazione e buona presenza scenica ma rimane sempre un suono di sottofondo, senza mai catturare veramente chi l’ascolta. L’arrangiamento stile La canzone del sole non l’aiuta.

Voto: 6

 

Vivian

Doo Wop (That thing) – Lauryn Hill

Vedi alla voce Madh: un notevole passo avanti rispetto al disastro della prima puntata, anche nel suo caso il brano è assolutamente in linea con le sue caratteristiche. Il rap, scritto da lei, è molto buono, il canto può e deve migliorare se vuole andare avanti, perché alcuni problemi di intonazione rimangono e se vuole essere una cantante completa non basta rappare bene. In ogni caso un bel miglioramento.

Voto: 7

 

Spritz For Five

Bohemian Rhapsody – Queen

Le mie perplessità sui gruppi vocali a cappella sono note. Forse ha ragione Morgan quando dice che qualunque gruppo di questo tipo si deve prima o poi confrontare con la suite di “Bohemian Rhapsody”, ma se è così gli Spritz For Five hanno dimostrato di non essere ancora pronti. La sensazione che lascia questa esibizione è quella di una parodia, tipo la versione dei Muppets, e in più passaggi hanno pure stonato.

Voto: 5

 

 

Emma

I Can’t Make You Love Me – Bonnie Raitt

Emma è la più bella conferma della seconda puntata: dopo aver fatto sfoggio di tutta la sua ironia in Blurred Lines, si rimpadronisce dei panni dell’ipnotica e magnetica cantante intimista che è in lei e spacca di brutto in un brano perfettamente nelle sue corde e in un’elegantissima atmosfera da jazz club. Il finale a cappella poi è da brivido, solo Morgan poteva inventarsi delle stonature. Artista fatta e finita.

Voto: 9

 

Riccardo

All Of Me – John Legend

Riccardo Schiara entra a freddo, come si direbbe in gergo sportivo, ed è subito nella mischia dopo aver vinto il ballottaggio con Sarah Fargion. Paga ovviamente lo scotto del debutto come altri suoi colleghi la scorsa settimana. Piace per il bel timbro moderno e internazionale, un po’ meno per i falsetto con un paio di imprecisioni importanti. Da rivedere dopo una settimana nel loft.

Voto: 6

 

Camilla

Splendido splendente – Rettore

Nel gioco dei divertissement di Victoria, a Camilla tocca il pezzo più divertente e allo stesso tempo più insidioso. Giustamente, come nota Morgan, sceglie di “toglierlo” dagli anni ’80 e di affrontarlo con un elegante distacco ai limiti della sensualità. Si tiene però molto controllata assumendosi il rischio di banalizzarla, eppure con un pezzo così poteva sbizzarrirsi e divertirsi di più. L’arrangiamento un po’ piatto non l’ha aiutata. Certo, la voce rimane molto bella e lei è indubbiamente precisa.

Voto: 7

 

Komminuet

Come Undone – Duran Duran

Morgan, che evidentemente non vuole bene ai suoi gruppi, con la discutibile scusa di ricordare Diluvio (come se fosse il primo concorrente eliminato da X Factor), assegna ai Komminuet un pezzo meraviglioso, di gran lunga il migliore dell’intera carriera dei Duran Duran, quindi ad altissimo tasso di rischio. Le premesse per fare bene c’erano: i cori da arrangiare, un bel beat ipnotico a metà tra pop ed elettronica, ma nonostante le ottime intenzioni i ragazzi falliscono. Il cantato di Pietro infatti è troppo debole e alla fine sia l’arrangiamento sia l’impasto vocale non riescono. Peccato perché il brano si adattava al loro stile. Salvi per manifesta inferiorità dei The Wise ma senza un cambio di passo saranno i prossimi a uscire.

Voto: 5,5

 

Lorenzo

Impossible – James Arthur

Anche Lorenzo conferma quanto di buono messo in mostra finora e aggiunge a sua volta qualcosina alla performance un po’ piatta della prima puntata. È preciso, intonato, potente, in controllo, emozionante. In poche parole, accontenta anche chi voleva quello scatto in più che con la prima esibizione non c’era stato. Continuo a pensare che anche lui necessiti di pezzi più rock o comunque di un pop un po’ più potente per tirare fuori la parte più “scura” della sua voce.

Voto: 8