Prima della finale e delle ovvie e scontate polemiche del “Doveva vincere Tizio”, “No doveva vincere Caio”, ecco la mia analisi semiseria dei 24 brani in gara.
ARISA 5,5
La media tra la divertente e divertita parte centrale (7) e le incomprensibili intro e coda (4). Per la serie “Come buttare nel cesso una buona idea”. Il duetto con Tony Hadley versione Stanlio e Ollio non ha aiutato. Peccato.
LOREDANA BERTÈ 7,5
Primo impatto stupefacente. Poi, ascolto dopo ascolto, attorno al formidabile hook del ritornello (che paga il suo debito a “Cosa vuoi da me?” di Samuele Bersani a sua volta cover di “Glastonbury Song”) l’impressione è che resti poca sostanza. Ma l’energia rock di Loredana sopperisce a tutto, bravissima! Bene anche con Irene Grandi.
BOOMBADASH 6,5
Ok, niente di originale nel classico reggaettino col suo bravo e ordinario levare, ma il brano è divertente e simpatico, scanzonato il giusto e fuori posto quel tanto che basta per strappare un sorriso. Con gente che si strappa i capelli per Achille Lauro, molto più convincenti loro.
FEDERICA CARTA e SHADE 4
Il classico pezzo che “spopolerà sul web” e, giusto in tempo per qualche kermesse estiva organizzata da Friends and Partners, avrà “totalizzato millemilamilioni di visualizzazioni su YouTube”. In sintesi: una ciofeca.
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